Integrazione, un percorso infinito


Mercoledì 6 novembre, ore 19:30

Milano, Teatro Menotti

Moderatore

Rajae Bezzaz, inviata di Striscia la notizia

Interventi

Usama El Santawy, Imam di Lecco

Sumaya Abdel Qadervice presidente commissione cultura Comune di Milano, sociologa, scrittrice

Ali Hassoun, artista

Adil Lachguer, mediatore culturale e consulente sociale

Cosa vuol dire integrazione? E’ possibile sentirsi pienamente integrati in una cultura a cui si approda da adulti? Dove colloca la propria identità chi è figlio di due culture profondamente diverse che collidono? Come viene percepita, dall’esterno, l’alterità culturale? Tra curiosità e diffidenza, tra disagio e ironia, l’integrazione è un percorso infinito e sempre di grande arricchimento.

Rajae Bezzaz nasce a Tripoli nel 1989 da genitori marocchini. Nel 1998 si trasferisce in Italia, dove a Bologna frequenta la scuola MusicArti di Gloria Bonaveri, e ben presto sviluppa una meritata reputazione come attrice dal carattere versatile. Nel 2015 viene selezionata come inviata a Striscia la Notizia. Le sue inchieste evidenziano da subito un marcato filo conduttore: il delicato equilibrio in Italia tra accoglienza e ospitalità degli immigrati e le differenze “intraculturali” tra l’Occidente e l’Islam. Nel 2015, di pari passo con il suo ruolo di inviata di Striscia, nasce e cresce la sua collaborazione con radio RTL 102.5 come conduttrice radiofonica. Da allora, affianca il suo costante impegno a Striscia La Notizia e in Radio a partecipazioni ad eventi culturali e festival; nel 2018 presenta infatti con successo la dodicesima edizione del “Reggio Calabria Film Festival”.   

Sheikh Usama El Santawy, tra i fondatori dell’associazione  GEP (Giovani Europei per la Palestina) e membro dei Giovani Musulmani Europei. È stato insegnate nella moschea di Milano e di Segrate e dirige corsi online sull’Islam. È stato tra i fondatori dell’Associazione Scout Musulmani Italiani ( ASMI) ed è il primo presentatore televisivo musulmano in Italia di un programma sull’Islam, (“Alla Luce” su RT).

Sumaya Abdel Qader, sociologa e scrittrice di origine giordana, dal 1999 si occupa di immigrazione, nuovi italiani, interculturalità-multiculturalità, processi culturali, culture, contrasto alla violenza e alle discriminazioni di genere, giovani, religioni, Medioriente, collaborando con Università e scuole. Ha lavorato come docente, formatrice, ricercatrice presso vari enti pubblici e privati. Nell’ambito delle comunità musulmane in Italia ed Europa si è occupata attivamente di giovani e donne, promuovendo percorsi verso una maggiore consapevolezza, emancipazione ed autodeterminazione delle donne. Scrive per diversi blog e nel 2008 ha pubblicato il suo primo libro dal titolo “Porto il velo, adoro i Queen”; l’ultimo, “Quello che abbiamo in testa”, è in uscita edito da Mondadori. In occasione delle elezioni amministrative del 2016 a Milano si è candidata da indipendente nella lista del PD ed è attualmente consigliera Comunale. Il motto che guida ed indirizza le sue scelte è: conoscere per costruire ponti. 

Ali Hassoun, artista libanese in Italia dal 1982. Formatosi all’Accademia di Belle Arti di Firenze, si laurea in architettura e oggi vive e lavora a Milano. Il tema più identificativo nella sua pittura è il viaggio, che ha contribuito a esperienze e visioni diverse, rendendo il suo lavoro una fusione fra diverse matrici culturali, da cui emerge una nuova e più ricca cultura. In opposizione all’idea di civiltà, Hassoun enfatizza il concetto di umanità, un fattore universale e spirituale comune a tutti I popoli, che viene sempre prima di qualunque divisione politica o religiosa. L’artista è una sorta di traduttore culturale, e tradizioni differenti coesisono nello spazio perfettamente equilibrato delle sue variopinte opere. Personaggi islamici e africani sono colti in un gioco di argute citazioni e scambi indiretti fra azioni in primo piano e sfondo.

Adil Lachguer, mediatore culturale e consulente sociale. Formatosi in Scienze sociali in Marocco, dal 2000 vive in Italia lavorando come mediatore culturale e operatore sociale. Il suo azione si svolge nell’ambito di una progettualità rivolta principalmente al sostegno di minori, famiglie e rifugiati politici.

Immagine: “Pop Girls”, per gentile concessione di Ali Hassoun Artista.